ALUNNI STRANIERI: COME ORIENTARSI NELLA VALUTAZIONE?

Proposte ed individuazione di criteri nella scuola di base.

Il gruppo di lavoro della RETE "integrazione alunni stranieri" di Treviso si è confrontato sul tema della valutazione e propone all'attenzione dei Dirigenti Scolastici e dei Docenti delle scuole che vi aderiscono un documento di sintesi, allo scopo di fornire un supporto orientativo.

Gli operatori della scuola sono consapevoli che quanto ricavato dalla normativa costituisce una risorsa. La lettura del documento nelle scuole e il dibattito può rappresentare una forma di condivisione di criteri e strumenti.

I principali riferimenti normativi.

C.M.
08/09/89
n.° 301
programmazione
La programmazione didattica è fattore determinante nelle attività di insegnamento. Ove nella classe siano presenti alunni appartenenti a  diversa etnia, la programmazione didattica generale sarà integrata con progetti specifici che disegnino percorsi individuali di apprendimento, definiti sulla base delle condizioni di partenza e degli obiettivi che si ritiene possano essere conseguiti da ciascuno di quegli alunni.
C.M.
26/07/90
n.° 205
strategie
Si impiegheranno pertanto le opportune strategie (es. formazione di gruppi, laboratori) e le risorse disponibili per colmare quel divario (cfr. supra= insufficiente padronanza della lingua italiana) con interventi specifici di consolidamento linguistico, in un clima di apertura interculturale.
C.M.
2/03/94
n.° 73

la qualità del progetto

la valutazione

L'insegnamento linguistico, peraltro, richiede una progettazione didattica specifica in relazione alle singole situazioni di bilinguismo nel contesto dei programmi di educazione linguistica rivolti alla totalità degli alunni.

Anche il nuovo sistema di valutazione della scuola elementare rivolge particolare attenzione agli interventi individualizzati i quali debbono incidere positivamente sulle condizioni che possono favorire o facilitare i processi di apprendimento adeguati per tutti gli alunni (O.M. 2.08.93 n.° 236). Per la scuola media, ' scuola di tutti e di ciascuno', valgono le indicazioni sulla individualizzazione degli itinerari di apprendimento presenti nella Premessa generale dei programmi di insegnamento e sulla possibilità di prevedere (…) attività di integrazione. 

D.P.R. 394
31/08/99
art.45,4

offerta formativa
e
alunni stranieri

Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l'apprendimento della lingua italiana (…).  Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante l'attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell'ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l'arricchimento dell'offerta formativa.

valutazione RETE

Sulla base di quanto programmato, nella VALUTAZIONE:

i team

e

i consigli di classe   considerano4

  •        la  SITUAZIONE di PARTENZA
  •       le OSSERVAZIONI SISTEMATICHE sull'alunno operate dagli insegnanti di classe (scuola elementare)
  •      i giudizi analitici per disciplina e le valutazioni espresse nel corso dell'anno sul LIVELLO GLOBALE di MATURAZIONE, con riguardo anche ad attitudini e capacità dimostrate  (scuola media)
  •      la VERIFICA dei PROGRESSI OTTENUTI rispetto alla situazione di partenza
  •      il CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI MINIMI PREVISTI DALLA PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALIZZATA.

In riferimento alla definizione dei criteri delle prove d'esame di licenza media e per la conduzione del colloquio relativamente ad alunni stranieri destinatari di percorsi di apprendimento individualizzati:

il collegio

dei docenti

propone  di  4

  •   indicare criteri di valutazione delle prove coerenti con gli obiettivi minimi fissati nelle programmazioni individualizzate
  •   somministrare prove ad incremento progressivo di difficoltà
  •   condurre il colloquio d'esame tenendo conto del percorso svolto in attività di laboratorio linguistico, progetti specifici di facilitazione dell'apprendimento e ogni altra attività integrativa del curricolo.

valutazione RETE  23/05/02

Sulla base di quanto previsto dall'O.M. n.° 90 del 21/05/2001, la cui validità è stata ribadita dalla O.M. n.° 56 del 23/05/2002, i consigli di classe prendono in considerazione i seguenti aspetti

Si rammenta in questo contesto quanto stabilito da J. CUMMINS e ripreso nei suoi studi da G. FAVARO: l'alunno non italofono impiega fino a due anni per superare le difficoltà legate alla lingua per la comunicazione interpersonale (BICS=Basic Interpersonal Communications Skills, abilità comunicative interpersonali di base) mentre l'apprendimento della lingua accademica  dello studio e dei concetti richiederebbe fino a 5 anni (CALP= Cognitive Academic Language Proficiency= abilità linguistica cognitivo-accademica).

Cfr. AA.VV., Imparare l'italiano, imparare in italiano, a cura di G. Favaro, Milano, Guerini ed, 1999, p. 27 sgg.

valutazione RETE  23/05/02